ERT

La tomografia elettrica multi-elettrodo (ERT) è una tecnica geofisica che consente di stimare i differenti valori di resistività dei materiali presenti nel sottosuolo. Si basa sull’iniezione di corrente elettrica nel sottosuolo mediante una coppia di elettrodi e sulla successiva misurazione del potenziale elettrico utilizzando un’altra coppia di elettrodi. Rispetto al GPR permette di indagare aree a maggiore profondità. Il risultato di un’acquisizione ERT è un’immagine che rappresenta in falsi colori la distribuzione dei valori di resistività a differenti profondità del sottosuolo. Le diverse resistività rivelano differenze nella stratigrafia sotterranea permettendo così di investigare il sottosuolo in modo non distruttivo.

Come funziona

INDAGINI

Nell’ambito del progetto VESTA sono stati effettuati quattro rilievi geoelettrici: nell’area alle spalle delle antiche terme; nei quartieri abitativi che si sviluppano ad ovest dei Templi monumentali di Nettuno ed Hera; tra i Templi di Nettuno ed Hera.
Le indagini hanno avuto come obiettivo analizzare la variabilità della conducibilità (o resistività) elettrica del sottosuolo con diversi livelli di profondità di indagine.
Nelle aree indagate sono stati posizionati gli elettrodi A e B, dai quali viene inviata la corrente elettrica. La corrente genera una tensione elettrica che viene rilevata da altri due elettrodi, M e N.

RISULTATI

I dati dell’indagine vengono elaborati per ottenere una mappa della resistività del suolo che viene interpretata dagli esperti. In questo modo è possibile analizzare la stratigrafia del sottosuolo individuandone le diverse formazioni geologiche o generate dall’uomo. L’immagine mostra la mappa dell’area tra il Tempio di Nettuno e il Tempio di Hera.

Come leggiamo una mappa di resistività?

Osserviamo i risultati delle indagini effettuate nell’area delle terme e immaginiamo di esplorare il sottosuolo a vari livelli di profondità (indicati a sinistra della legenda). Le zone con maggiore resistività presentano colori tendenti al fucsia e indicano la presenza di travertino, una roccia sedimentaria. Le zone con colorazione tendente al blu presentano una minore resistività ed indicano, invece, la presenza di depositi alluvionali.